Una “digital transformation” forzata per il nostro paese


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Nella difficoltà dell’attuale situazione, l’obbligo di rimanere a casa e limitare i propri spostamenti sta incentivando una serie di cambiamenti tecnologici, organizzativi e culturali caratterizzanti il percorso di digital transformation che la nostra società sta percorrendo in questi ultimi anni. La trasformazione digitale, infatti, non si limita alla sola applicazione e sviluppo delle nuove tecnologie, ma implica un vero e proprio cambiamento della natura di un’organizzazione: significa cambiare il modo in cui le persone pensano, lavorano, svolgono i loro processi.

Per tale motivo, lo smart working che oggi la quasi totalità delle aziende italiane sta adottando per prevenire il contagio del virus, si inserisce all’interno di un percorso digitale volto a far cambiare abitudini e approccio del lavoratore, teso a rendere i suoi processi più flessibili, efficienti e veloci. Servizi e applicazioni di video-call e messaggistica istantanea emergono essenziali in questo percorso, così come tutti gli altri pilastri su cui la digital trasformation si basa:

  • informatizzazione, con l’evoluzione di software e hardware che ha reso possibile il potenziamento dei processi e delle attività informatiche
  • cloud computing, con lo spostamento e condivisione di processi, informazioni, documenti e risorse attraverso la rete internet
  • mobile, con i dispositivi in grado di aumentare flessibilità e disponibilità nel mondo del lavoro

ANCHE IL MONDO DELL’ISTRUZIONE SI è DOVUTO ADATTARE

digital transformation istruzione

In seguito alla decisione del governo di sospendere le lezioni in tutta Italia, il ministro dell’istruzione Lucia Azzolina ha lanciato la sfida dell’e-learning. Dai dati raccolti dal Ministero, nel 90% degli istituti si stanno svolgendo lezioni on-line. Un dato sicuramente positivo se pensiamo che, prima dello scoppio del coronavirus , soltanto il 17% delle scuole era attrezzato e quindi già pronto al cambiamento. Le attività da remoto che interessano studenti e professori vanno dall’uso delle più evolute piattaforme on-line, al semplice utilizzo e trasmissione di messaggi via e-mail o telefono: ad ostacolare e rallentare la transizione sono i ragazzi (circa ¼ del totale) privi di un pc o tablet con cui connettersi dalla propria abitazione. Gli 85 milioni stanziati dal decreto “Cura Italia”, però, per finanziare la formazione del personale e l’acquisto di device e piattaforme da fornire ad alunni e professori dovrebbero venire in aiuto e accompagnare anche il mondo dell’istruzione in questo percorso “forzato” di digitalizzazione.

LA RICETTA  ELETTRONICA PER LIMITARE GLI SPOSTAMENTI

Anche il ministero della Salute è dovuto “correre ai ripari”: per limitare gli spostamenti evitando che le persone si rechino all’ambulatorio e ridurre la diffusione del Covid-19, infatti, la Protezione Civile ha firmato un’ordinanza con la quale il medico è tenuto a rilasciare al paziente la ricetta elettronica o dematerializzata attraverso tre diverse opzioni:

  1. Allegandola via e-mail
  2. Mandandola via SMS o altre mobile app che consentano lo scambio di messaggi e immagini
  3. Telefonando al paziente sprovvisto di smartphone e fornendogli il numero di ricetta elettronica

Una volta in farmacia, quindi, il paziente mostrerà la ricetta in una delle diverse forme insieme al proprio codice fiscale.

RIFORMULARE LA PROPRIA ATTIVITà E IL RAPPORTO CON I CLIENTI

È proprio grazie alle tecnologie e al modo in cui hanno cambiato e stanno cambiando la nostra vita se oggi, fortunatamente, l’Italia e gli italiani non si sono fermati, ma continuano, seppur con mille ostacoli, problemi e difficoltà, a lavorare e portare avanti i propri hobby, le proprie abitudini e le proprie passioni, tra cui l’attività fisica. Con le nuove restrizioni apportate all’attività all’aperto, sono sempre di più le persone che svolgono ginnastica dentro casa. Vengono loro in aiuto le moltissime palestre che continuano ad organizzare lezioni e corsi on-line. Per chi è impossibilitato a connettersi viene fornita la classica scheda per gli allenamenti casalinghi, mentre, in alcuni casi, sono stati creati gruppi whatsapp per gli iscritti ai quali è fornita anche la consulenza del nutrizionista. 

digital transformation work out

L’emergenza attuale che sta colpendo il nostro Paese, quindi, obbliga organizzazioni e attività a rivedere e modificare i propri processi, la propria struttura, le proprie relazioni e ad interfacciarsi e sfruttare in modo intelligente e serio le molte opportunità che la tecnologia offre, con la speranza che questa situazione possa velocizzare il percorso di digitalizzazione dell’intero Paese.

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