A proposito di ruolo delle Public Relations nel communication mix, del loro peso strategico, del divenire futuro e della misurazione, il parere di Livio Pomi, Ceo EcosAgile.
Quanto è strategica e prioritaria l’attività di public relations nel marketing mix del suo brand-della sua azienda?
“Abbiamo iniziato proprio dal 2017 a inserire nel nostro marketing mix anche l’attività di public relations e ci siamo immediatamente accorti di come questo tipo di attività abbia fatto la differenza in termini di approccio strategico e di riscontri anche a livello di approcio al nostro possibile prospect. Infatti EcosAgile offre soluzioni flessibili per la gestione delle risorse umane via web / cloud e tramite APP mobile. La nostra suite EcosAgile è destinata sia alle PMI sia alle multinazionali e per tale motivo è fondamentale per noi comunicare i vantaggi delle nostre soluzioni a due target molto diverso.
Grazie alla visione delle public relation quest’anno per la prima volta abbiamo promosso una campagna – in occasione del Salone Del Mobile 2017 di Milano – durante la quale abbiamo offerto alle aziende partecipanti la nostra APP mobile di gestione note spese e trasferte, EcosAgile Expense”.
Quanto ritiene coinvolgibile l’agenzia di public relations nella progettazione strategica del business della sua azienda e perché?
“La nostra agenzia di PR ha un ruolo fondamentale nella strategia di marketing e nella diffusione della brand awareness della nostra azienda. Permette, infatti, di veicolare correttamente la comunicazione, scegliere i canali con maggior ritorno e ci fornisce dei feedback fondamentali, anche ai fini della progettazione del business”.
E’ soddisfatto della partnership instaurata e della consulenza ottenuta, come e dove suggerirebbe di migliorare?
“Abbiamo svolto un attento lavoro preliminare di consulenza per definire a priori l’insieme delle azioni possibili e la loro efficacia; abbiamo predisposto un piano strategico generale di medio periodo adatto alla nostra Suite e penso che uno dei maggiori valori aggiunti che abbiamo dalla partnership con l’agenzia sia proprio la consulenza che ci fornisce per gestore le priorità, dei canali e in generale sull’approccio alla comunicazione che stiamo seguendo”.
Quali sono le attività che nei prossimi anni dovranno caratterizzare la sua agenzia ideale?
“Attualmente ci stiamo concentrando sulle attività digital, perché ben si sposano con la natura dei nostri servizi e l’ampiezza delle soluzioni offerte dalla suite e dalle App che proponiamo ai clienti. Stiamo lavorando bene nel Seo e nel Social Media Marketing per dare valore e visibilità a EcosAgile. Nel prossimo futuro abbiamo in programma con la nostra agenzia anche un lavoro focalizzato su eventi mirati al settore digital, PMI , nuove tecnologie ecc”.
Quanto le public relations sono in grado di creare sinergie con gli altri partner della comunicazione (dai centri media all’adv) e quanto è importante questa capacità per lei?
“La collaborazione tra gli ingranaggi di uno stesso sistema è un aspetto fondamentale per coglierne appieno le sinergie ed è altrettanto importante fare in modo che ci sia una comunicazione multilaterale, sfruttando i diversi canali per aumentare la visibilità e la brand awareness”.
La vostra azienda è in grado di misurare i ritorni degli investimenti in comunicazione complessivamente o divide artigianalmente tra le diverse vocazioni?
“In effetti la misurazione del ritorno di investimento non è facile, soprattutto sui canali social / digital, e non sempre il lavoro di comunicazione, anche se efficace, ha un riscontro immediato in termini di business. Nel nostro caso abbiamo scelto di focalizzare alcune azioni su specifici prodotti. Abbiamo concentrato, per esempio, alcune campagne sulla nostra suite di App mobile perché particolarmente user-friendly, dall’utilizzo immediato ed economico, quindi oggetto di una comunicazione d’impatto il cui ritorno risulta facilmente misurabile”.
Quale dovrebbe invece essere lo stato dell’arte ideale della misurazione, insomma, cosa e quali cambiamenti auspica in tal senso?
“Purtroppo allo stato attuale mi duole dire che anche su canali estremamente popolari non mancano carenze nella trasparenza e nelle logiche. Dipende comunque dai canali e difficilmente noi scegliamo di utilizzare modalità di comunicazione su cui non abbiamo una soddisfacente misurazione o soprattutto un’adeguata trasparenza”.
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