Quando il cv viene analizzato da un robot


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La nuova tendenza del recruiting

Sono sempre di più, oggi, le aziende che ricorrono a software specifici per automatizzare e snellire il processo di selezione del personale. Una recente ricerca AIDP (Associazione Italiana Direzione Personale) ha rivelato che il 58% delle aziende italiane si è affidato, negli ultimi tre anni, a soluzioni di automatizzazione delle attività di recruitment e il 63% ha impiegato questi software nei meccanismi di pre-screening.
Con l’obiettivo, infatti, di gestire la notevole quantità di CV inviati ogni anno alle imprese, ci si sta sempre di più rivolgendo a soluzioni ATS (applicant tracking system), applicazioni software che consentono la gestione elettronica e digitale delle attività di reclutamento in grado di filtrare automaticamente le candidature in base a determinati criteri quali competenze, parole chiave, anni di esperienza, università frequentate ed ex-datori di lavoro. Un primo step, quindi, utile per inoltrare ai responsabili “risorse umane” solo i CV più appetibili e interessanti. Se da una parte, quindi, questi sistemi si delineano come un supporto importante per le attività di HR, dall’altra aumenta il rischio, però, che determinati cv vengano scartati a causa di problemi nel linguaggio del software, con la conseguenza diretta che figure valide e potenzialmente adatte alle posizioni vacanti vengano scartate.

Il 62% delle aziende che ricorrono ad Ats, infatti, ammettono alcuni casi di curriculum idonei esclusi per errore, come emerso dal sondaggio realizzato da CareerArc e Future Workplace.

Come scrivere un curriculum a prova di robot

Per non vedere scartato il proprio curriculum, è necessario quindi seguire determinate linee guida, stilate e consigliate dall’agenzia del lavoro Orienta:

  • Il font

.La scelta del carattere con il quale scrivere il proprio cv è essenziale. “Times New Roman” e “Cambria” sono i font più a rischio, mentre quelli di più facile lettura da parte dei software di selezione risultano essere “Calibri” e “Sans Serif Smile”.

  • Il formato.

Fondamentale anche la giusta scelta del formato del testo: non tutti i sistemi leggono Pdf, Html, Apple Page e Open Office, mentre sembra non abbiano problemi di lettura ed identificazioni i formati Word e Txt. È consigliato inoltre, di non inserire nel proprio cv grafici o tabelle.

  • Keywords.

L’identificazione e l’inserimento delle parole chiave nel proprio curriculum è cruciale. La prima selezione effettuata dai software di recruiting si basa, infatti, sulle informazioni e sulle keywords inserite negli annunci di lavoro.

Ecco, quindi, che la scrittura e la compilazione del proprio cv debba essere fatta, oggi, non solo tenendo in considerazione il recruiter che lo andrà a leggere, ma anche, e soprattutto, i software ATS responsabili del primo screening, al fine di evitare che il proprio cv venga respinto e rifiutato da un robot.

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